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![Viaggio in Portogallo](../immagini/portogallo/pagine/titolo_portogallo2.jpg) |
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Piove ancora.
Sono le 7 circa e decidiamo che l'incubo è durato abbastanza e scappiamo
letteralmente alla volta del Portogallo: mancano ancora circa 600
chilometri al confine.
Entriamo in Galizia. Qui ci sono coste selvagge, bellissime, da sola
meriterebbe un viaggio. |
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![](../immagini/portogallo/5_1_portogallo_oceano.jpg)
![](../immagini/portogallo/5_2_portogallo_oceano.jpg) |
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Ci spingiamo in una stradina che porta
sull'oceano; ho visto la prima volta l'Oceano in Irlanda, ma è oggi la
prima vera volta. Siamo soli, ci bagniamo i piedi, fa freddo qui... la
spiaggia è insolitamente grande dopo che la marea arretra, potrebbe
sembrare un paesaggio piatto, questo confondersi del cielo con il mare,
senza orizzonte, ma non è così: sono le sfumature che disegnano il
paesaggio, l'infinita gamma di grigi e celesti, pallidi e mutevoli con
la luce, il riflesso dell'acqua nelle pozze lasciate dalla marea che
cala, le nuvole, le onde disordinate e un'alga strappata al suo fondale
con tutte le radici.
Sono abituata ad un mare diverso, con rocce, scogliere, forme che
riempiono l'obbiettivo della mia macchina fotografica, lasciando poco
spazio al mare; qui invece non c'è neanche l'orizzonte, ci sono solo le
sfumature e la luce che le cambia: ogni istante è diverso dall'altro,
come fare a fermarli tutti per sempre? Non si può fotografare
all'infinito e soprattutto non si può costringere nel riquadro di una
foto qualcosa che infinito lo è davvero, senza fargli perdere la sua
grandezza, la sua immensità...
Alle 14 circa, raggiungiamo Santiago de Compostela.
Ci troviamo in un ampia via commerciale che ci porta nel centro storico:
le viuzze sono strette, le case bianche, contornate di pietra scura,
forse granito... comincia ad assomigliare al Portogallo. |
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![](../immagini/portogallo/5_3_portogallo_santiago.jpg) |
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Arriviamo alla cattedrale: è maestosa
davvero in mezzo a questa enorme piazza con tanta gente arrivata da ogni
parte d'Europa, giunta alla fine del suo pellegrinaggio a piedi o in
bicicletta ed ora sdraiata a terra dopo aver attraversato i Pirenei e la
Spagna intera... ma ci sarà davvero qualcuno che oggi, in pieno 2000, si
appresta a compiere una fatica così grande, un mese intero di cammino in
piena estate, attraversando oltretutto il deserto spagnolo? C'è chi
giura di sì.
Questa gente riceverà un timbro che attesta l'avvenuto pellegrinaggio
solo dopo aver visto le reliquie del santo, conservate nella cripta
della Cattedrale... la coda è veramente lunga.
Alle 16 ci rimettiamo in viaggio; mancano circa 100 chilometri al
confine, ci siamo!
In Portogallo ci si arriva solo alle 18, cioè col fuso orario le 17,
dato che abbiamo sbagliato strada.
Decidiamo di fermarci subito, a 40 chilometri dal confine: siamo a Viana
do Castelo.
Troviamo da dormire in un alberghetto di fronte all'oceano: qui il cielo
è azzurro come non l'ho mai visto finora e tira sempre vento...
Il paese è più avanti sulla strada, è piuttosto malandato, ma non manca
di atmosfera.
Per le strade stanno pubblicizzando la festa di paese che si terrà tra
pochi giorni: è la Madonna dell'Angustia! Qui Dario Argento si
sentirebbe a suo agio!!!
C'è un ristorantino accogliente, dai camerieri fin troppo solleciti che
infastidiscono Alessio col loro zelo; si mangia bene qui e si spende
tanto quanto una pizza in Italia, si vede che non sono abituati ad avere
turisti perché ci trattano con ogni riguardo e sono interessati al
nostro giudizio.
Finalmente un posto autentico, caldo... ci siamo "persi" di nuovo e ci
"perderemo" ancora. |
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![](../immagini/portogallo/pagine/avanti_indietro.gif) |
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INFO: Per visualizzare le tappe sosta
almeno un secondo sulle boe rosse... dopodichè cliccaci sopra! |
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