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Prima di partire da Viana, andiamo a
vedere il santuario di Santa Luzia, sulla collina che sovrasta il paese.
Il santuario non è un granchè, ma il panorama è bellissimo: si vedono
coste rocciose battute dall'oceano sulla destra e, sulla sinistra, la
foce di un fiume dalle acque placide invece, che crea specchi d'acqua su
cui si riflette il sole.
È mattina presto e la giornata è magnifica. |
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Partiamo ora per raggiungere Braga, "la
città che prega", vista la quantità inverosimile di chiese che vi si
trova.
Facciamo un giro nel centro storico: se prima Braga pregava, ora ha
perso parte della sua spiritualità: ci sono bei negozi di vestiti,
accanto ai numerosi negozi di oggetti sacri (talvolta vicini anche a
negozi che vendono bottiglie dalle forme che lasciano poco
all'immaginazione), che continuano ad esistere nonostante si respiri un
atmosfera decisamente mondana. Qui, il vecchio e decadente si mischia
col nuovo, infatti nonostante l'aspetto pulito ad accogliente della
città, si trovano palazzi bellissimi in pieno centro, allo sfascio,
lasciati in abbandono... è strano per noi, abituati nelle nostre città a
veder sfruttato ogni angolo che abbia un storia. |
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Dalla Cattedrale di S.Maria, vediamo
uscire una coppia di sposi; qui si usa tirare petali di fiori anziché il
solito riso!!! Trovo che sia una bellissima usanza.
Visitiamo la chiesa e poi, dietro consiglio del nostro "amico" Josè (Saramago),
visitiamo anche il museo di arte sacra.
Ci fa da guida un ragazzo molto giovane, che non ha mai fatto la guida
prima d'ora:parla in portoghese ed ha dei fogli in mano sui quali legge
senza espressione delle vaghissime descrizioni degli oggetti. Lo capiamo
solo perché non parla mai, ma ride spesso facendo ridere anche noi; ha
in mano le chiavi delle sale del museo ed ogni volta gli ci vogliono 10
minuti per riuscire a trovare quella giusta; alla fine della visita ho
le lacrime al occhi per il troppo ridere.
Ci mostra tra le altre cose, la statua della Madonna dell'Angustia: è
vestita di viola, col mantello color sangue ed un pugnale conficcato nel
cuore, ha il viso che sembra quello delle bambole di cera nei film
dell'orrore... non so se ho reso l'idea.
Il Palacio del Raio è una macchia di azzurro intenso, nascosto da una
fila di case anonime: sono i bellissimi azulejos che ricoprono la
facciata per intero; vicino a questo si trova una fontana di origini
romane, nascosta dalle erbacce dentro un giardino chiuso, che noi
finiamo per trovare un po' per caso sbirciando da un buco nella rete di
un recinto.
Qui non è usanza segnalare i luoghi degni di nota: se non sai prima cosa
andare a vedere, non la troverai mai!
Sono le 18 e decidiamo di andare 6 chilometri fuori Braga a visitare il
santuario di Bom Jesus. |
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Scendiamo 252 gradini (Alessio li ha
contati) per poter vedere il santuario con la prospettiva geometrica di
queste scale che disegnano degli intrecci ai suoi lati.
Quello che impressiona qui, è la fede che anima i luoghi sacri; non è
raro trovare, soprattutto nelle chiese cittadine, donne e uomini a
pregare con devozione davanti alle icone dei loro santi protettori.
Abbiamo visto un uomo pregare intensamente davanti ad una piccola
cappella dedicata alla Madonna, situata in una stradina deserta; di
fronte, il suo silenzio veniva turbato dalle risate provenienti dalla
vicina osteria... entrambi abbiamo pensato l'identica cosa: due realtà
così diverse e così vicine, incuranti l'una dell'altra! |
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INFO: Per visualizzare le tappe sosta
almeno un secondo sulle boe rosse... dopodichè cliccaci sopra! |
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